Chiesa, industria e organizzazioni operaie

a Torino (1948-1965)

di Marta Margotti

a cura della Fondazione Vera Nocentini

Edizioni Angolo Manzoni, Torino 2012

      La fabbrica dei cattolici.Chiesa, industria e organizzazioni operaie a Torino (1948-1965) è il titolo del libro di Marta Margotti, storica dell’Università di Torino, in cui sono ricostruiti i rapporti tra cattolicesimo, movimento operaio e imprenditori negli anni del «miracolo economico», quando la «città dell’auto» assunse un ruolo di primo piano nello sviluppo italiano.

     A Torino la pervasività del modello industriale della Fiat, la presenza di forti tradizioni laiche e liberali, il diffuso radicamento delle culture socialista e comunista, gli intensi flussi di immigrazione e la stessa segmentazione del mondo cattolico posero alla Chiesa questioni nuove.

Fu proprio il confronto con la «città delle fabbriche» e, concretamente, con la realtà del lavoro operaio e dell’immigrazione ad accelerare tra alcuni cattolici torinesi la consapevolezza della necessità di profondi cambiamenti. Il libro, pubblicato da Edizioni Angolo Manzoni di Torino, con il contributo della Compagnia di San Paolo e del Dipartimento di studi storici dell’Università di Torino, illustra le scelte sul tema del lavoro compiute dalla Chiesa del capoluogo piemontese: specifica attenzione è dedicata all’azione svolta dai cappellani di fabbrica alla Fiat e dalle organizzazioni del laicato cattolico, con numerosi riferimenti ai rapporti con i sindacati.

Tra collateralismo democristiano e intese con gli industriali, conservazione delle tradizioni religiose, volontà di rinnovamento sociale e apprensioni per le nuove formule politiche, il caso del cattolicesimo torinese nel suo rapporto con le questioni del lavoro offre la possibilità di osservare le tensioni presenti nella Chiesa italiana prima e durante il Concilio vaticano II e di considerare con maggiore precisione il terreno sul quale attecchirono i fermenti religiosi e culturali degli anni successivi.

Saranno presto disponibili, nel sito della Fondazione Vera Nocentini(www.fondazioneveranocentini.it), numerosi materiali che completano la ricerca, preparati da Giovanni Avonto, Davide Clari, Luca Rolandi e Vito Vita che hanno partecipato al progetto di ricerca: saranno consultabili testimonianze orali, riproduzione di documenti e fotografie utili ad approfondire le vicende ricostruite nel libro.